mercoledì 21 dicembre 2016

Il dramma dei migranti. Statistiche 2015 e 2016


Ben 7.189 i migranti morti nel 2016 di cui due terzi solo nel Mar Mediterraneo! Sono le impressionanti cifre pubblicato dall IOM International Organization for Migration, agenzia delle Nazioni Unite.

Scafisti scellerati, privi di coscienza, mercenari di carne umana che con una nuova e moderna ma terribile forma di schiavismo, fanno pagare a caro prezzo il sogno di una destinazione che molti non raggiungeranno mai.

Ma quanti sono stati gli arrivi via mare nei principali paesi del bacino mediterraneo nel corso di quest'anno 2016 che sta per terminare?


La tabella a fianco, redatta in base alla cartina che precede, riporta in modo evidente delle proporzioni impressionanti: mentre Italia e Grecia hanno un numero di arrivi pressoché simile, la percentuale dei dispersi/morti (ovviamente in buona parte da ritenersi stimanta) sfiora dil 90% del totale di coloro che avevano come destinazione l'Italia:


Sono numeri impressionanti: anche se relativizzati al complesso degli arrivi in percentuale rappresenterebbero l'1,3% stiamo parlando di quasi 5.000 esseri umani che non sono riusciti nell'intento di lasciare la loro terra d'origine, martoriata dalla guerra piuttosto che oppressi dalla fame, da regimi dittariali, da problemi economici che ne compromettevano comunque la sussistenza, sono un numero impressionante che non puó essere accettato dalla comunità internazionale.

Un gruppo di discussione su Facebook è stato aperto con il proposito di valutare la fattibilità e la proponibilità di una soluzione di accoglienza temporanea con la costruzione di isole artificiali in aque internazionali che potrebbe quantomeno limitare il pesante bilancio di vite umane sin qui registrato, un approdo intermedio e sicuro del quale dovrebbe farsi carico, preferibilmente sotto l'egida delle organizzazioni umanitaria già esistenti, l'intera comunità internazionale.

Non va infine dimenticato che le statistiche qui riportate riguardano i soli viaggi della speranza via mare e non già anche le migrazioni terrestri che, lo ricordiamo, solo in Turchia risultano progressivammente arrivati circa 2,5 milioni di individui al 31.12.2015 con un incremento di quasi un milione nel solo anno 2015. Nel suo rapporto annuale l'UNHCR (Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite) indica come il 2015 sia stato un anno record per le migrazioni derivanti da persecuzioni, conflitti, violenza generalizzata o violazione di diritti umani, senza contare quindi dei cosiddetti "migranti economici". La stima di incremento è di ben 12,4 milioni di persone mentre le comunicazioni ufficiali degli stati ospitanti si fermano a soli 3,7 milioni.




mercoledì 14 dicembre 2016

COMANDANTE SCAFISTA CONDANNATO


Scafista in naufragio con 700 morti condannato a 18 anni



Diciotto anni di reclusione per il 'capitano' e cinque anni per il suo 'mozzo'. E' la sentenza del Gup di Catania, Daniela Monaco Crea, nei confronti dei due presunti scafisti del 'grande naufragio' avvenuto il 18 aprile 2015 al largo della Libia in cui morirono oltre 700 migranti. Soltanto 28 le persone sopravvissute. Tra loro anche due minorenni che si sono costituti parte civile. Imputati erano il 'capitano' del natante, il tunisino Mohamed Alì Malek, 27 anni, e il suo 'mozzo' siriano Mahmud Bikhit, di 25. (fonte: ANSA.IT articolo completo)


lunedì 12 dicembre 2016

SPESA IMMIGRAZIONE

Il grafico evidenzia le Missioni (saldi iniziali di cassa 2016 e 2017) riclassificati secondo i nuovi schemi di Bilancio dello Stato di importo inferiore a 5 miliardi di Euro.

Al primo posto in base ai valori 2017 figura la voce "Immigrazione e accoglienza", mentre troviamo nelle ultime posizioni Giovani e sport, Energia, Case e assetto urbanistico e diverse altre missioni che, a mio avviso, avrebbero dovuto essere meglio finanziate.

Diverse posizioni al disotto dell'Immigrazione e accoglienza anche per Tutela della salute (7a), Sviluppo e tutela territorio e ambiente (8a) e Agricoltura e pesca (9a).



Su questo link Dati di Sintesi del Disegno della Legge di Bilancio trovate le tabelle ed i grafici interattivi della Ragioneria dello Stato per una consultazione piú approfondita dei dati di bilancio italiani. Suggerisco di selezionare anche la ripartizione della spesa per ministero che, ferma restando la tendenza di netto aumento per gli anni 2016 e 2017, evidenzia come nei diversi periodi vi sia una sostanziale omogeneitá di appostazioone sul primo ministero, mentre gli incre,enti degli ultimi due anni siano concentrati sul Ministero dell'interno:



Trend storico Missione Immigrazione e accoglienza - Spesa 2016

Trend storico Missione Immigrazione e accoglienza - Spesa 2017


venerdì 9 dicembre 2016

SALDO MIGRANTI



Apparentemente dal 2010 al 2015, e primo semestre 2016, il saldo migranti in Italia era addirittura negativo; cos'è successo nel secondo semestre 2016?


LA TERRA DI TUTTI

 

In questi giorni a margine di diversi gruppi sul referendum del 4 dicembre, cosi' come in diversi talk shows, si sono infiammate discussioni concernenti casi concreti di violazione dei diritti italiani in favore di immigrati clandestini. 

Non pochi sono poi gli esempi, con reportage giornalistici e video, concernenti inconcepibili atti di violenza da parte di molti di tali clandestini.

Sotto il profilo morale ci troviamo indubbiamente di fronte ad un enorme dilemma umanitario: da un lato gli oltre 4.000 morti annegati nel tentativo di una ricerca della libertà da zone di guerra, da sottosviluppo, carenze economiche vitali e quant'altro; dall'altro un paese che non puo' essere invaso impunemente da orde di persone provenieneti essenzialmente dal continente africano che, salvati ed aiutati, solo in parte sono disposti ad una vera integrazione mentre sempre di piu' sono coloro che, accortisi delle larghe maglie della nostra legge e degli eccessi di buonismo dei nostri governanti, prendono posizioni arroganti, attaccano le forze dell'ordine, dileggiano e sottopongono ad atti di violenza gratuita gli Italiani, violentano donne e persino bambine.

E' di tutta evidenza la incapacità della nostra classe politica passata e presente di governare in modo adeguato questo fenomeno che è già da tempo sfuggito ad ogni controllo.
Anch'io come tanti non posso restare indifferente a tutto questo, non posso nel contempo accettare posizioni troppo comode di chi propone soluzioni drastiche quanto inapplicabili, sia sotto il profilo umano che di effettiva realizzabilità.

Una ulteriore, anche se non ultima, riflessione concerne se questa problematica concerna solo l'Italia, l'Unione Europea o piuttosto non sia un problema di carattere internazionale la cui soluzione riguardi tutto il mondo civile del globo terracqueo. 

Rientrando in aereo in questi giorno ho fatto questa ed altre riflessioni, giungendo alla conclusione che vada trovata una soluzione che consenta di affrontare il problema in modo da salvatre la vita a tutti coloro che affrontano per qualunque motivo e con qualunque obiettivo questi viaggi della speranza in un mare che spesso toglie loro la vita.

Le isole artificali sono ormai una realtà e potrebbero essere a mio avviso una valida alternativa all'accoglienza in uno dei paesi del bacino mediterraneo e non solo dell'Italia.
La loro costruzione in acque internazionali, idealmente in un punto mediano tra i punti di partenza e di destinazione, andrebbe affidata all'ONU o ad una delle strutture specifiche collegate; indispensabile a mio avviso una presenza militare di protezione da parte dei caschi blu.

Lo scopo primario sarebbe il salvataggio dei migranti con il loro accoglimento temporaneo in un ambito internazionale territorialmente e politicamente neutro, in attesa di definerne una ulteriore destinazione piuttosto che il rientro nel paese di provenienza.

Dopo una necessaria dase di avvio, in particolare per i lavori di costruzione, cui destinerei anche buona parte di coloro che tuttora sono presenti nei vari campi di accoglienza sia in Italia che altrove, nelle fasi successive alle attività di costruzione, funzionamento e manutenzione delle strutture dovrebbero essere adibiti anche i nuovi ospiti: il lavoro, in luogo dell'inattività cui oggi la maggior parte di questi migranti è costretta, secondo le conoscenze e capacità di ciascuno dovrebbe costituire l'elemento essenziale di recupero della dignità umana.

Ho quindi ritenuto interessante aprire un gruppo di discussione su questo argomento, con l'auspicio che magari si possa arrivare a proposte concrete in ambito internazionale che aiutino alla risoluzione di un problema tra i piu' importanti, assieme al terrorismo cui purtroppo in alcuni casi si coniuga, del nostro secolo.

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